Il contratto collettivo nazionale di lavoro è quello strumento, che tutti gli imprenditori conoscono, e che si interpone tra il lavoratore e il datore di lavoro regolandone il rapporto. In particolare il CCNL funge da collante tra la specifica tipicità dell’attività lavorativa svolta e l’ordinamento giuslavoristico. Quanto dichiarato è giustificato dal fatto che il CCNL è sottoscritto dalle associazioni di categoria che tutelano gli interessi del datore di lavoro e i sindacati che invece tutelano i lavoratori.
Il valore sociale primario del CCNL è testimoniato dal fatto che le diverse fonti giuridiche ne consolidano l’assoluto rilievo permettendo di operare anche in deroga alle disposizioni di legge nonché gli stessi legislatori continuano ad aumentare l’autonomia normativa di questi strumenti.
Perché esistono diversi CCNL?
Ogni attività lavorativa ha le sue caratteristiche ed esigenze. Si pensi alla differenza tra un lavoratore di un’industria rispetto ad un investigatore privato. Il contratto collettivo nazionale di lavoro ha appunto la funzione di regolare i rapporti, disciplinando le specifiche esigenze mediante una contrattazione bilaterale paritetica che ha la funzione di bilanciare gli interessi delle parti coinvolte.
Perché l’applicazione del giusto CCNL è importante?
È noto che per molte aziende il vero motore è costituito dai propri lavoratori. Il contratto collettivo rappresenta lo strumento che ogni imprenditore utilizza per gestire il proprio rapporto con il lavoratore. Quando l’imprenditore sceglie il ccnl da applicare, oltre all’oggetto sociale, dovrà avere un occhio di riguardo ai contenuti dello stesso. In particolare dovrà valutare se le necessità della sua azienda trovano risposta nella disciplina del contratto che applicherà.
Quando non si è soddisfatti del ccnl applicato si può cambiare ccnl, oppure lo si può rendere più performante mediante un accordo di prossimità.
Cos’è l’accordo di prossimità?
Il D.L. del 13 agosto 2011, n. 138, recanti ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo, al titolo III: misure a sostegno dell’occupazione, prevede l’art. 8 il quale istituisce e regola il Sostegno alla contrattazione collettiva di prossimità.
La contrattazione collettiva di prossimità rappresenta la contrattazione di secondo livello, ovvero territoriale o aziendale. Tale secondo livello si prefigge l’obbiettivo di dare soluzione alle problematiche che il territorio o l’azienda nel dettaglio manifestano.
È uno strumento poco suggerito dai consulenti del lavoro e quindi poco utilizzato dagli imprenditori. Spesso però rende l’azienda estremamente performante permettendo flessibilità che è difficile trovare nel contratto di livello nazionale.